Villa Lagarina-Alto Garda, la Provincia finanzia la ciclabile “alternativa” – Vallagarina

VILLA LAGARINA – La Provincia ha finanziato la realizzazione del collegamento ciclabile tra Villa Lagarina e l’Alto Garda: un percorso cicloturistico alternativo alla ciclabile di fondo valle. «Per la nostra comunità – scriveva l’altro giorno l’amministrazione comunale – è anche occasione per realizzare il collegamento ciclabile in sicurezza fra Pedersano-Cesuino e Villa Lagarina, senza passare dalla strada provinciale, che presenta passaggi pericolosi e stretti per i ciclisti».

L’opera è stata rinominata «Collegamento ciclabile Villa Lagarina – Pedersano – Cei – Alto Garda “The Bridge”».

In realtà, il contributo concesso da Trento riguarda solo il tratto lagarino Piazzo-Cei. In uno scenario più vasto, sarà il «quarto livello» della rete ciclabile della destra Adige: il livello di «accesso alla zona collinare montana» che però per la giunta comunale «risulta essere il tassello principale e più importante dell’intero tracciato».

Non solo: «Assume rilevanza strategica per lo sviluppo sociale a servizio dell’intero territorio». E «prevede il collegamento fra Villa Lagarina e la comunità di Pedersano».

Per arrivare poi a Cei in bici si passerà dalla viabilità secondaria. Il resto («Arco e tutta la zona zona del Lago di Garda»,) è quasi un’altra storia.

«Con deliberazione della Giunta provinciale 1 settembre 2023», spiega nell’atto la giunta, «è stato ammesso a finanziamento l’intervento d’iniziativa del Comune di Villa Lagarina e denominato “Collegamento di mobilità alternativa e cicloturismo “The Bridge” tratto Piazzo-Cei» che esponeva un costo complessivo di progetto pari a 590.419,56 euro per una spesa ammessa di pari importo e un contributo di 560.898,58 euro (pari al 95% della spesa ammessa).

Due passaggi recenti hanno portato la Provincia a riprogrammare la rata e a concedere adesso il contributo finanziato nel 2023: l’approvazione in linea tecnica dell’amministrazione comunale di Villa del progetto di fattibilità tecnico economica, il 23 ottobre, e l’atto formale con il Comune di Pomarolo che mette a disposizione i suoi terreni interessati dai lavori per 20 anni. Più un terzo: il parere dell’Agenzia provinciale opere pubbliche. La sezione stradale ha dato l’ok il 23 gennaio scorso. Ora Villa ha un anno per affidare l’intervento.

«Il collegamento» si basa sull’idea che il tratto di sei chilometri tra gli abitati Piazzo e Cei sia «il tassello più importante dell’intero tracciato, che si propone di contribuire allo sviluppo economico, turistico e sociale della zona, in quanto permetterà di collegare le ciclabili della Valle dell’Adige con quelle della Valle del Sarca» ribadiva il presidente Fugatti un anno e mezzo fa.

Formalmente si parlava di un’opera di «mobilità alternativa» oltre che «cicloturistica» e perciò sostenuta dal Fondo provinciale per lo sviluppo locale. «”The Bridge” è di fatto un asse viario di tipo sostenibile», non c’è dubbio, e in quanto a ricaduta il ponte (all’inglese per attrarre il forestiero) non difetta di una dote che se non fosse già accertata nel finanziamento sarebbe miracolosa: «Permetterà lo sviluppo turistico-economico di tutta la zona della destra Adige sia per quanto riguarda le attività agrituristiche, che commerciali e di ristorazione».

In pratica al lago di Cei, una volta saliti, i ciclisti potranno valutare: o pedalare su a passo Bordala per poi scendere verso Ronzo e risalire fino a passo Monte Velo all’imbocco della strada stretta, tortuosa e trafficata che rapidamente e ripidamente va a Bolognano, da dove poi dovranno colmare le distanze con Arco e la Busa.

O viceversa naturalmente. Il percorso inverso fu affrontato in un Gran premio della montagna di una tappa del Giro d’Italia. Andando pian piano, un itinerario in paesaggi pittoreschi.

Il tratto progettato comunque porterà solo fino a Cei sfruttando strade con pendenze medie del 14% laddove le ciclabili non possono superare il 5%.

Da Pedersano si snoderà per Trasiel e arriverà al parcheggio in località Droera. In fondovalle, a Piazzo, si immaginano 20mila passaggi.

Da lì a Pedersano passerà su sentieri forestali che saranno pavimentati (calcestruzzo drenante) e recintati da muri. Accessibile sia piedi sia in bicicletta, si ritiene che numerosi abitanti lo preferiranno all’automobile sposando così la «mobilità alternativa».