lodato dalla stampa estera ma gli ospiti non decollano

Prima il New York Times, poi The Guardian. Una duplice investitura da sogno nel giro di un anno per il Cilento, che si posiziona come una delle mete top per il turismo nel 2025. Tuttavia, questa crescente visibilità internazionale non riesce a nascondere le criticità che ancora affliggono il territorio. A fare un assist ci prova il ministero del Turismo che celebra, con un post sulla propria pagina ufficiale Facebook, i riconoscimenti della stampa estera.

Con un incipit che promette bene: «Un segreto ben custodito fino a qualche tempo fa, oggi il Cilento è sotto i riflettori del turismo internazionale». Tuttavia, pochi minuti dopo, una valanga di commenti evidenzia un malinteso che ne offusca l’entusiasmo: nel post, il ministero mette in bella mostra un’immagine della Costiera Amalfitana, mentre celebra il Cilento. Un errore della società che cura i social del dicastero del Turismo che, attraverso una nota di scuse, si rammarica «profondamente per l’inconveniente arrecato al Ministero e all’immagine istituzionale della destinazione turistica».

Cilento tra le mete top per le vacanze: il riconoscimento social del ministero del Turismo

Il post viene cancellato e poi rimesso poche ore dopo con una foto di Palinuro, ma ormai la frittata è fatta e la promozione lascia spazio alle polemiche sulla destinazione turistica a sud di Salerno. Passano in secondo piano anche le parole del giornalista Kevin Rushby di The Guardian che, nel suo itinerario di viaggio tra la costa e l’entroterra, definisce il Cilento come «il luogo ideale per contemplare antiche leggende, avvistare fauna selvatica e gustare piatti locali».

Del resto, non è solo un problema di immagine. Nonostante gli articoli esaltanti, che si ripetono ciclicamente negli anni, e i riconoscimenti prestigiosi, i numeri non decollano come dovrebbero.

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«Il problema qui è che abbiamo un enorme afflusso di visitatori ad agosto, ma pochissimi negli altri mesi. Sto cercando di portare avanti il lavoro di Angelo e far capire alla gente che il Cilento è meraviglioso tutto l’anno» racconta a Rushby il sindaco di Pollica, Stefano Pisani. I turisti, attratti da questa nuova narrazione, si scontrano con una realtà diversa: servizi limitati e concentrati nel periodo estivo, infrastrutture non sempre all’altezza e una mancanza di promozione efficace e coordinata. Inoltre, le difficoltà di trasporto e la carenza di collegamenti efficienti rappresentano un ulteriore ostacolo per chi desidera visitare la zona al di fuori del periodo estivo.

«Le infrastrutture di trasporto nel Cilento sono spesso inadeguate, rendendo difficile l’accesso per i turisti e la possibilità di “visitare” comodamente anche destinazioni “secondarie” divise da pochi km. La promozione anche se il mondo parla del Cilento è ad oggi insufficiente» dice senza mezzi termini il presidente Confesercenti provinciale Salerno, Raffaele Esposito. Alla voce soluzioni, tra una maggiore attività di marketing e collaborazione tra gli operatori del settore, il presidente provinciale di Confesercenti evidenzia: «È necessario investire in infrastrutture di trasporto, come strade e collegamenti ferroviari riqualificando gli esistenti e garantendo la sicurezza nella percorrenza per rendere il Cilento più accessibile ai turisti». Capitolo a parte merita l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi che, secondo l’esperto di turismo, può «svolgere un ruolo cruciale» e con l’apertura di nuove rotte nazionali e internazionali «migliorare l’accessibilità della regione e attrarre un maggior numero di turisti» oltre a «facilitare la destagionalizzazione del turismo».

Cilento tra le mete top per le vacanze: il riconoscimento social del ministero del Turismo

Di problemi atavici parla anche il presidente di Fenailp Turismo e Dmo Cilento Autentico, Marco Sansiviero: «I collegamenti ferroviari e stradali non sono adeguati a sostenere un turismo su larga scala, e la distanza dai principali aeroporti italiani lo rende meno accessibile rispetto ad altre destinazioni. Inoltre, la carenza di investimenti in promozione e marketing mirato sui mercati internazionali fa sì che, pur godendo di una straordinaria visibilità mediatica, il Cilento non riesca a trasformare questa attenzione in flussi turistici significativi». Tra mancanza di strategie condivise tra pubblico e privato e scarsa valorizzazione delle eccellenze locali, Sansiviero conclude: «Il successo non si costruisce solo con i titoli sui giornali, ma con azioni strategiche e di lungo respiro».